lunedì 6 dicembre 2010

IL BAMBINO CHE SCEGLIE IL GIALLO

                                                        IL GIALLO

E'  l' ultimo colore primario ed esprime luce, allegria, capacità di apertura e di rilassamento. Dal punto di vista psicologico rappresenta la liberazione da pesi, problemi, fastidi e restrizioni... insomma, la felicità!
Chi ama il giallo ha un impulso ad avvicinarsi agli altri, di uscire dai propri confini individuali, talvolta anche in modo invadente.
Il giallo è sblocco delle tensioni, scioglimento dei problemi, soluzione delle preoccupazioni.

                                                    curiosità sul giallo...
E' stato dimostrato che anche il giallo, come il rosso, aumenta la pressione del sangue, la frequenza delle pulsazioni e della respirazione, ma lo fa in  modo meno stabile e persistente.
Inoltre il giallo produce in chi lo guarda per qualche minuto una sensazione di calore e benessere.

                  IL BAMBINO CHE SCEGLIE IL GIALLO


Il bambino che sceglie il giallo si trova in un periodo di grande attività che però si manifesta con scarsa continuità.
Il piccolo che ama questo colore è speranzoso, è in attesa di situazioni che spera gli portino gioia a felicità maggiori. Il bambino è orientato verso il futuro, verso il nuovo, desidera progredire, andare avanti nelle scoperte della vita e nel suo sviluppo.
Alcune volte può essere utilizzato anche per esprimere il desiderio di uscire da eventuali difficoltà, di trovare una via d' uscita ai problemi, di sollevarsi dalle tensioni attuali.
Inoltre il bambino che sceglie il giallo è proteso verso il cambiamento, inteso come desiderio di esperienze alternative a quelle che vive.
Chi predilige il giallo desidera anche acquisire importanza e stima da parte degli altri e infine sarà sicuramente un bambino che ama l' avventura e che evaderà spesso nell' immaginazione.

         IL BAMBINO CHE NON SCEGLIE MAI IL GIALLO
Se il bambino tende a rifiutare il giallo significa che si trova in uno stato di delusione delle sue speranze... si sente isolato e tagliato fuori dagli altri. Questo è uno stato d' animo serio, capace di far perdere la vivacità tipica di un bambino.
Nel periodo caratterizzato dalla non scelta del giallo il piccolo è facilmente irritabile, non ha fiducia in sé stesso e crede che anche gli altri non ne abbiano in lui. Così, per evitare eventuali delusioni, potrà chiudersi in sé stesso ed evitare di fare qualunque progetto, oppure a tenderà a non agire per timore di non riuscire.
Quindi cosa deve fare l' adulto in questo caso?
E' il momento di incoraggiarlo, di trasmettere fiducia al bambino e di stimolarlo, dopo un periodo di quiete, a riprendersi con coraggio e a mettersi di nuovo in gioco aiutandolo ad affrontare gli ostacoli che incontrerà.

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